ALTARE DELL’ ANNUNCIAZIONE

CENNI STORICI

La CAPPELLA della SS. ANNUNZIATA fu costruita nel Cinquecento dal nobile don Camillo del Giudice e, nel corso dei secoli rimase sempre di proprietà della famiglia.

La cappella, spoglia, fornita di una sepoltura, nel Seicento fu sottratta per un certo periodo alla famiglia, quindi restituita quando il rev. Don Michele del Giudice vi eresse uno jus patronato insieme al fratello Domenico Antonio

Nel testamento il rev. D. Michele del Giudice lascio alla cappella dell’Annunziata tutti suoi beni,

Nella Visita Pastorale del 1746 mons. Raimondi trovò la cappella decente mente ornata, con decorazioni in gesso, un altare ligneo e un’immagine in tela della Beata Maria Vergine, ornata di finiture in oro.

A metà Settecento era cappellano il sacerdote d. Giambattista del Giudice (che ne era anche compadrone), gli successe il sac, don Liborio Trani. La tela che ornava l’altare, dipinta nel 1743 da Giuseppe Musso.

Foto allegorie

ALLEGORIE

Il celebre dipinto dell’Annunciazione del De Musso viene impreziosito da due magnifiche Allegorie: due donne ieratiche, contemplative, quasi inespressive, esibiscono le braccia incrociate ( a sinistra) e il drappo attraversato dal chiodo. Naturalmente si tratta di palesi preannunci del Mistero della Croce: l’incrocio sul petto condensa la forma del Sacro Legno e il dolore che la Crocifissione avrebbe cagionato; il chiodo rappresenta sia elemento materiale di differenza, che simbolo di costruzione della Chiesa.

Foto tela

QUADRO DE MUSSO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *